giovedì 29 dicembre 2016

Ios, nascosta tra le Cicladi


Tra le Cicladi Ios è un'isola "nascosta" fra le altre più grandi e famose, ma fino a qualche anno fa era conosciuta come una meta prediletta per il divertimento. L'isola era frequentata da giovani provenienti da tutta Europa che si affollavano qui per fare baldoria. Ad oggi, secondo la mia guida, questo scenario è stato ridimensionato moltissimo.

L'età media dei turisti che raggiunge l'isola continua ad essere comunque bassa e questo flusso di giovani non riesce ad "intasare" l'isola benchè si muova in un piccolo fazzoletto di terra. Il flusso dei nottambuli si divide tra il porto di Ormos, il villaggio di Chora e la vicina spiaggia di Mylopotas, "Traffico" gestito da  un servizio di autobus molto frequenti che coprono una tratta di 4 o 5 chilometri.

Altri resti dell' "antica civiltà dei giovani nottambuli" sono degli enormi beach-club, disseminati sul lungomare di Mylopotas.
Cosa sono i "beach-club"? Si tratta di enormi locali a cielo aperto, dove l'arredamento "particolare" (spesso di dubbio gusto), un'enorme piscina e musica ad alto volume fungono da calamita per giovani in cerca di divertimento. Il fatto che una delle spiagge più belle delle Cicladi sia oltre il cancello d'ingresso è compensato da cocktail mediocri a 15€. Ma posso capirli bene, sono stato giovane anch'io...
Spiaggia di Mylopotas
Se ad Ios togliamo questo piccolo fazzoletto di terra, il resto dell'isola conserva il paesaggio e le tradizioni tipiche delle isole Cicladi; un paesaggio spoglio e piccole calette poco frequentate che arrivano ad uno splendido mare color turchese, azzurro e celeste.
La natura la fa da padrone, insomma e, se è vero quello che dice la guida, c'è da sperare che in poco tempo la "tranquillità" greca si riprenderà anche quello splendido spicchio di isola.

E' davvero il più bel pezzo di terra quello che si estende ai piedi di Chora, dal porto alla piaggia di Mylopotas. In questa porzione di isola è racchiuso il 90% della popolazione dell'isola (sia estivo che invernale) e la quasi totalità delle attrazioni antropomorfiche.

Chora Ios
La baia di Yalos vista da Chora















Chora, il villaggio principale, non è altro che un tipico paese Cicladico, con le caratteristiche case "cubiche" bianche strette l'una sull'altra. A separarle passano degli intricati vicoli lastricati, percorribili solo a piedi o a dorso di mulo.
Il profilo del paese è caratterizzato dalla collina che lo sovrasta e dalle piccole chiese che si staccano dal centro abitato e ne raggiungono la sommità.





Gran parte del villaggio è costellato di piccoli locali che, insieme ai beach-club, rimangono a strenuo baluardo di una vita notturna che, probabilmente, ha vissuto tempi migliori e che, comunque, quando sono stato qui, non mi è parsa ne frenetica, ne affollata.
Nascosti tra i pub e i cocktail-bar resistono tuttavia i classici bar, di quelli che sempre più di rado si trovano anche in Italia, e in questi locali è possibile ancora incontrare la gente del posto.




Alla scoperta di Ios

Le rovine di Skarcos dominano la baia di Yalos
Oltre Chora, merita senz'altro una visita il sito archeologico di Skarkos, posto sulla sommità di un colle terrazzato poco distante dalla strada che dal porto conduce al villaggio.
Si tratta di un insediamento dell'età del bronzo che rappresenta uno dei più importanti siti preistorici dell'Egeo ed è stato riportato alla luce solo recentemente, gli scavi risalgono agli anni '80.
Purtroppo non è permesso vagare per le vie e le piazze di Skarkos, ma è possibile farsi un'idea della civiltà che lo ha abitato con una visita al museo archeologico di Chora, che espone decorazioni e vasellame ritrovati durante gli scavi. La visita del museo è d'obbligo se si è passati per Skarkos, soprattutto per comprendere il particolare livello evolutivo raggiunto da queste civiltà arcaiche.


Un altro sito molto apprezzato di Ios è la presunta tomba di Omero.
Secondo i racconti di Pausania, Omero, mentre si spostava per raggiungere Atene, morì improvvisamente di malattia e venne sepolto su un promontorio a nord di Ios. Il luogo della sepoltura è sicuramente affascinante, con il mare azzurro ai piedi delle frastagliate coste e Iraklia che fa da sfondo ad un paesaggio mozzafiato. Il cenotafio del poeta ellenico è diventato meta di pellegrinaggio per la maggior parte dei turisti che arrivano sull'isola.

Per il resto Ios è essenzialmente un monumento alla Natura. Spiagge nascoste e poco frequentate si trovano in ogni piccola valle che, dalle colline spoglie, raggiunge il mare. Il consiglio è, quindi, di noleggiare un fuoristrada, anche perché molte compagnie di noleggio vietano di guidare le auto normali su sentieri sterrati.

Le splendide spiagge

Proprio la spiaggia di Mylopotas, di cui ho già accennato, è stata la base "strategica" per la mia visita dell'isola, che ci consentisse in poco tempo di arrivare al traghetto e di aver ristoranti e market intorno.

Si tratta di una lunghissima distesa di sabbia fine e dorata che si apre sul golfo più grande dell'isola, rivolto ad ovest.
Allo splendido colore del mare, ogni sera, si abbinavano spettacolari tramonti, con il sole che va a nascondersi dietro la vicina isola di Sikinos.
Le ore più tarde del pomeriggio sono anche le migliori per apprezzare la calma che Mylopotas riacquista dopo che la maggior parte dei giovani si ritira per organizzare la "movida" notturna.
Nonostante sia la spiaggia più frequentata dell'isola, a Mylopotas trovano spazio alcuni stabilimenti balneari con prezzi abbordabili: i comuni stabilimenti vanno da 7/10€ al giorno per ombrellone e due sdraio, fino a 35/40€ per sistemazioni più "esclusive", con tanto di barriera in plexiglas trasparente per ripararsi dal vento.
Tra i vari stabilimenti, però, ci sono grandi distese di piaggia libera e poco affollata, che consentono a chiunque di godere di questo angolo di paradiso.

Mylopotas offre anche diverse alternative per l'aperitivo e per la cena, e dopo che è sopraggiunta la notte diventa un posto tranquillo dove neanche i Beach-club "mascherati" da discoteca riescono ad attirare più nessuno.


Anche il vento che soffia da nord-est è una particolarità di queste isole. E' stato chiamato Meltemi e sulle isole dell'Egeo è una vera e propria costante. Si genera dall'incontro dell'alta pressione del Mediterraneo occidentale, con la bassa pressione del Mediterraneo orientale e soffia con intensità mai eccessive per tutto il periodo estivo.

La spiaggia più bella di Ios è, secondo me, quella di Magganari (o Manganari) , si trova a sud dell'isola ed è composta da tre baie divise da speroni di granito che arrivano fino in acqua.

Spiaggia di Magganari
La sabbia ha un colore giallo tendente all'avorio ed una grana finissima. E' incredibile scoprire che pochi turisti, rispetto a quelli che popolano l'isola, hanno la voglia di spingersi fin qui. Ed è una vera fortuna.
La distanza da Chora è di 25 chilometri su strade neanche troppo dissestate, in poco più di mezz'ora si raggiunge un paradiso che vale la pena di essere scoperto.
A Magganari non ci sono suoni molesti, se non il rumore del vento e del mare; i colori sono tenui e l'atmosfera rilassata. Un'altro luogo splendido tra le meraviglie che ho incontrato in Grecia.

Spiaggia di Yalos
Le altre spiagge accessibili in auto sono tute nei pressi del porto ma, data la vicinanza, sono anche molto affollate.
La spiaggia più vicina all'attracco dei traghetti è quella di Yalos, nella stessa insenatura che ospita il porto, ma ben distinta tanto che il traffico di barche e traghetti non la scalfisce minimamente. 
Il lungomare della spiaggia è popolato di alberghi e locali spesso affollati, ma molto tranquilli.


Proseguendo sulla strada che percorre Yalos in tutta la lunghezza si risale un promontorio e, in poco tempo, si arriva nella zona di Koumbara.
La spiaggia omonima è una stretta striscia di sabbia che si affaccia ad ovest e che di sera è impreziosita da tramonti spettacolari. Una strettissima fascia di terra separa la spiaggia dal versante che su affaccia verso nord e, quindi, con molte più correnti. La spiaggia di Koumbara, invece, è talmente tranquilla da assomigliare ad una piscina.

Spiaggia di Koumbara


















In questa parte dell'isola trovano posto alcuni resort e uno spettacolare "Lounghe bar", il Pathos. Struttura favolosa e moderna, ma completamente fuori luogo su un isola come Ios che si sta pian piano riappropriando della sua natura: più vicina alla Grecia, più distante dal mondo.


Informazioni utili:
Durante tutto il soggiorno a Ios, quando siamo stai a Mylopotas, abbiamo mangiato da Elpis. Ottima cucina greca, prezzi ragionevoli e fantastici ragazzi, tutti originari dell'isola.
Per l'alloggio ci siamo affidati a Island House, una famiglia che ci ha accolto come fossimo amici da sempre e parte della famiglia. Assolutamente consigliato.

Avviso:
Le isole sono collegate da traghetti quotidiani, sia convenzionali che ad alta velocità, per cui spostarsi non è mai un problema. 
C'è da sapere, però, che la maggior parte dei traghetti è attiva solo in estate e le corse subiscono variazioni di orario molto frequenti; ciò dipende spesso dalle condizioni del mare che, a causa del vento costante, può alzarsi e non permettere ai traghetti "ad alta velocità" di viaggiare sempre.
E' bene informarsi almeno con 24 ore di anticipo sulla conferma della tratta, per non incorrere in brutte sorprese.

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